Adornano giardini e terrazzi da maggio fino a fine ottobre con i loro fiori splendidi molto vistosi, dall’aspetto esotico e dai colori scintillanti dal giallo al rosso passando per il salmone e il fucsia, spesso multicolori. Le canne da fiore sono facili da coltivare e adatte anche ai neofiti. Molte varietà si fanno apprezzare anche per le foglie ornamentali, che possono essere porpora, bronzee oppure striate di rosso, rosa e giallo.
Consigli di coltivazione
Le piante nascono dai rizomi e vanno messe a dimora in posizione soleggiata: amano il caldo e nei climi rigidi è necessario estrarle dal terreno e ritirarle durante l’inverno. Si interrano in aprile-maggio, a una profondità di circa 10 cm, ben distanti tra loro (minimo 30 cm) perché hanno bisogno di spazio per svilupparsi. In primavera ed estate richiedono regolari annaffiature e concimazioni mensili. Quando i fiori appassiscono si recidono gli steli, lasciando il fogliame fino alle prime gelate: poi si recidono i fusti e si ritirano i rizomi.
Da non dimenticare
La canna si può coltivare in vaso, purché si scelgano varietà nane e compatte, in contenitori di almeno 25 cm di diametro riempiti con terriccio di sacco. Indicate sono per esempio “Crimson Beauty” (fiore rosso scuro) e “Golden Lucifer” (giallo punteggiato di rosso).
Canna d’India: come e quando irrigare
Canna indica non necessita di irrigazioni particolari, sopravvive bene alla siccità, ma per non pregiudicarne la fioritura e non sottoporla a stress intenso è bene fornire regolarmente acqua durante i mesi più caldi e mantenere il terreno sufficientemente umido, senza però eccedere.
Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.